“Ho iniziato a collaborare con la Magnitudo "per gioco", nel tempo ci siamo strutturati e ad oggi ci vantiamo di essere la società più grande senza una casa propria. Mi divido tra campo e vita privata, nonostante la difficoltà di avere una segreteria itinerante cerco sempre di essere presente per i nostri iscritti. Solo la determinazione di raggiungere degli obiettivi ci ha portato dove siamo oggi, ma l'unico aspetto che accomuna me e tutto lo staff è la passione. Quando fai le cose con il cuore è tutta un'altra storia, lo si può vedere da quanta accortezza e attenzione al dettaglio ci mettiamo. Nel mio caso so che lavorando bene e con precisione poi tutto fila liscio. Ho iniziato non sapendo nulla sul dietro le quinte di una società calcistica, poi insieme al Presidente abbiamo fatto un lungo percorso di pratiche amministrative e burocrazia varia. La stagione è partita, siamo sempre "sul pezzo" per migliorarci e fare sempre di più. Mi auguro con tutto il cuore che la Magnitudo possa un giorno meritarsi uno spazio tutto suo, facciamo sempre del nostro meglio e ci meritiamo il nostro posto del cuore. Come già detto ho iniziato per gioco non sapendo nulla, mi sono messa in discussione ed ho accettato la sfida. L'impegno è stato costante e, negli ultimi due o tre anni, è aumentato. I nostri numeri sono cresciuti, poi la riforma dello sport l'anno scorso ha comportato un ulteriore lavoro di adeguamento. Siamo una società forte ed io sono fiera di farne parte, io sono quella che lavora dietro le quinte che si vede mai, ma tutti sanno che possono contare su di me. Al contrario di alcune società abbiamo resistito ai lockdown; abbiamo anche resistito all’incendio di un magazzino e della segreteria: un evento che ci ha devastati. Il presidente ha deciso di ricostruire e di andare avanti, per questo io dico che siamo come una fenice: siamo risorti dalle nostre ceneri più forti di prima. Questo è il risultato che si ottiene quando si lavora bene perché anche la comunità, nel suo piccolo, ci ha voluto aiutare".