Se il 2021 si è chiuso con la paura di nuove restrizioni, il 2022 non sembra affatto rassicurarci. Infatti il nuovo anno porta con se la decisione di rinviare il calcio dilettantistico a fine Gennaio per contenere i contagi e favorire le vaccinazioni. In questo periodo fatto di attese e speranze in una nuova normalità, lo staff Magnitudo non hai mai smesso di lavorare per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
Abbiamo intervistato uno dei perni dello staff tecnico giallonero: il preparatore dei portieri Tommaso Ficorella, che ormai giunto al quinto anno di collaborazione con la società prende ogni sfida come una vera e propria questione personale.
Come ti stai trovando alla Magnitudo?
"Alla Magnitudo sono come a casa, qui e come se fossi in Serie A, ho tutto: dal materiale di allenamento che dal mio punto di vista è di prima qualità fino ad arrivare ad un fantastico gruppo di ragazzi."
Come procede la preparazione dei nostri portieri? I ragazzi ti seguono? Vedi dei miglioramenti?
"Questo è un punto per me importantissimo, la preparazione post COVID è stata dura e lo è ancora, poi per come sono fatto io che voglio il 300%, per i ragazzi è ancora più difficile. Loro mi seguono e vedo che stanno crescendo tantissimo, sono sicuro che poi raccoglieranno i frutti del loro lavoro durante la stagione. Di recente ho perso un numero uno a me caro, trasferitosi per giocare in una squadra di categoria superiore, ne approfitto per augurargli tutta la fortuna del mondo. I miei ragazzi sono come dei figli e per loro voglio solo il meglio, sono molto contento del rapporto che si è creato e del rispetto reciproco che ci lega."
Che approccio utilizzi con i tuoi ragazzi in allenamento?
"In generale l'approccio è sostanzialmente da pari, per loro sono un confidente un amico, ma al momento di lavorare divento severo non si scherza più. Ogni tanto scherzando gli dico:"se hai fiato per parlare significa che non mi stai dando tutto!" mi piace questo tipo di approccio. Ma alla fine, mi sento un pò un padre per questi ragazzi, non me ne vogliano i mie figli. Io credo che non tutti possono fare i portieri, io voglio dargli la possibilità di fare bene non solo a livello tecnico, ma anche a livello mentale perché il portiere è un ruolo di massima concentrazione e bisogna essere bravi a mantenerla per 90 minuti a partita."
Il ruolo del portiere è molto importante per una squadra di calcio che sia agonistica o amatoriale: Quale è il segreto per essere un buon portiere nel calcio moderno?
"Al giorno d'oggi il ruolo del portiere è cambiato notevolmente, per me il portiere è diventato un libero arretrato. Oggi non bastano più solo le doti aeree e usar bene mani, oggi serve usar bene entrambi i piedi e non è semplice con ragazzi già maturi fargli cambiare le loro impostazioni di gioco. Il segreto è volontà di migliorare, con il giusto lavoro si può arrivare ad un buon livello.
Non mi piace distinguere l'amatoriale con l'agonistica, tra queste categorie cambiano solamente i tempi d'intervento. Loro in alcuni casi si allenano separatamente, ma sanno che per me non ci sono differenze; se chiamati in causa devono dimostrare di poter giocare in tutte le categorie, anche a livelli superiori, devono sempre puntare in alto, la maglia deve stargli stretta. Tutto questo si ottiene solo lavorando sodo e con serietà, poi ognuno di loro avrà l'opportunità che io personalmente sarò ben lieto di offrire per chi la merita."
La prima squadra non sta passando un buon momento, ci troviamo ad un bivio dove sarà fondamentale ogni scelta che viene fatta, come credi si possa uscire da questa situazione?
"Questo è un punto a me caro e ti assicuro mi toglie il sonno la notte. Tutti abbiamo delle colpe per primo io, c'è stata una rivoluzione che ci ha messo tutti in ballo con una nuova sfida.
Il ruolo di vice allenatore l'ho accettato per dovere ed attaccamento ai colori societari, voglio aiutare i ragazzi a recuperare stima in loro stessi trasmettendogli la fame di vincere che ho ancora io a 52 anni. Le partite sono ancora tante, facendo tesoro di ciò che ha lasciato mister Attili e introducendo nuove idee i ragazzi faranno sicuramente bene. La squadra c'è, è forte e poi ricordiamoci che abbiamo un'ottima juniores dove andare a pescare giocatori con buon potenziale."
Ficorella ha iniziato a giocare come portiere grazie all'intuizione del suo mister all'età di 9 anni, poi con tanto impegno e l'appoggio del fratello è riuscito anche a giocare in categorie importanti. I questi anni ha maturato l'esperienza giusta che in combinazione alla sua determinazione e alla sua passione per il calcio è riuscito ad affermarsi come preparatore dei portieri. E' arrivato alla Magnitudo dopo la fusione con Luditur, da quel momento in poi è stata una vera e propria storia d'amore. Attualmente Ficorella è il preparatore dei portieri per tutte le categorie della Magnitudo FCCG e da poco è stato anche nominato allenatore in seconda della prima squadra.
Mario Wagner
Responsabile Social Media